L’ossigeno-ozono-terapia è ampiamente impiegata in Germania e in Svizzera. In Italia ha avuto ufficialmente inizio nel 1983, con la costituzione della Società Italiana di Ossigeno Ozono terapia (S.I.O.O.T.), che da 25 anni si occupa di sensibilizzare i cittadini e gli esperti verso l’uso di questo gas in medicina.
L’ozono agisce sul microcircolo, producendo un aumento delle difese immunitarie e di conseguenza una diminuzione delle patologie batteriche e virali, migliora l’idratazione cutanea e delle mucose, agisce sulla dentatura con un’azione preventiva rispetto a certe patologie quali la piorrea e alle conseguenze delle terapie con bifosfonati (il calcio prescritto per l’osteoporosi), oltre che avere un favorevole riscontro sul trattamento del dolore in senso ampio, senza complicazioni e/o effetti collaterali. L’ozono medicale si utilizza, inoltre per le proprietà antisettiche, per l’ossigenazione che provoca nei tessuti periferici e per l’elevato potere antinfiammatorio, decongestionante ed analgesico.

I campi di applicazione dell’Ozono in Medicina umana sono:

  • Azione antibatterica ed antivirale
  • Miglioramento della circolazione
  • Miglioramento del metabolismo
  • Azione antitossica
  • Azione antinfiammatoria
  • Azione antiedemigena
  • Azione antidolorifica
  • Azione cicatrizzante
Come già detto, le proprietà dell’ozono medicale sono molteplici, data anche la possibilità di modulare la percentuale di concentrazione in ossigeno e la possibilità di diversificare le vie di somministrazione:

Terapia locale intramuscolare: infiltrazione intramuscolo paravertebrale di una miscela di ossigeno e ozono direttamente nel muscolo. Già dopo qualche seduta si può notare una netta diminuzione del dolore. E’ fondamentale porre una diagnosi corretta basandosi su un attento esame obiettivo supportato da una valutazione strumentale con Radiogrammi, T.A.C e/o R.M.N e informare il paziente sulla metodica alla quale sarà sottoposto

Terapia locale intra-articolare: si eseguono infiltrazioni direttamente nelle articolazioni.

Iniezioni sottocutanee: si usano per trattare la cellulite e le telengectasie, l’ossigeno-ozono viene introdotto sottocute mediante un ago sottilissimo.

Terapia sistemica:

La grande Autoemotrasfusione (GAET): si preleva una certa quantità di sangue tramite una sacca di emotrasfusione, che viene opportunamente miscelata con una pari quantità di ossigeno-ozono a una precisa concentrazione, secondo determinati protocolli e re-infusa immediatamente al Paziente. La durata complessiva del procedimento è di circa 20 – 30minuti.

La Piccola Autoemoterapia (PAET): si aspirano 10 cc di ozono in una siringa da 20 ml, si prelevano altrettanti 10 cc di sangue, e si inietta intramuscolo nel gluteo.

Insufflazioni nasali: tramite un tubicino viene insufflata la miscela di ossigeno-ozono, prima in una narice e poi nell’altra.